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TUTTE LE NOVITA’ SUL BANDO “RESTO AL SUD 2.0”

Dopo 6 anni dalla sua nascita, risalente a gennaio 2018, l’incentivo “Resto al Sud”, che ha aiutato tantissimi giovani del Sud Italia a realizzare il loro progetto imprenditoriale, si appresta a subire alcune modifiche.
Il Decreto coesione del 01/05/2024 ha, infatti, introdotto la misura “RESTO AL SUD 2.0”, finalizzata a
promuovere la creazione di nuove attività nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise,
Puglia, Sardegna e Sicilia, oltre che nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici
del 2009 e del 2016.
RESTO AL SUD 2.0 ricalca le orme della storica misura “Resto al Sud“ che, come detto, tra tutte le misure di finanza agevolata è stata quella che più di ogni altra ha efficacemente contribuito a contrastare la
disoccupazione giovanile nelle aree di intervento, dando la possibilità a tantissimi giovani di valorizzare le
proprie competenze e diventare imprenditori nella loro terra d’origine.

I NUMERI DI RESTO AL SUD
Gli obiettivi raggiunti dalla misura “Resto al Sud” a sei anni dalla sua nascita sono davvero eloquenti, e
danno l’idea del contributo concreto che questo bando ha dato allo sviluppo imprenditoriale del Sud:
17.429 progetti finanziati, 881 milioni di euro di agevolazioni concesse e 61.283 posti di lavoro creati,
mentre gli investimenti attivati sono complessivamente pari a quasi un miliardo di euro.
Il profilo imprenditoriale che emerge dai dati vede prevalere al 63% il genere maschile, che per oltre il 50% è under 35 e in possesso del diploma di licenza superiore (63%).
La regione più attiva in termini di domande approvate è la Campania con 7.042 imprese finanziate, a cui
segue la Sicilia con 2.192, mentre la Calabria chiude il podio con 1.960 aziende finanziate.
La tipologia delle iniziative finanziate spazia dal quasi 50% per le attività turistiche culturali al 23% per le
attività manufatturiere e il 20% per quelle che riguardano i servizi alla persona.

I REQUISITI DI ACCESSO AL NUOVO INCENTIVO “RESTO AL SUD 2.0”
L’incentivo “RESTO AL SUD 2.0” offre nuove e imperdibili opportunità di finanziamento per i giovani
aspiranti imprenditori e liberi professionisti residenti nelle regioni del Sud Italia e nelle aree colpite dai
recenti eventi sismici.
Potranno beneficiare dei finanziamenti previsti da questa nuova misura i giovani sotto i 35 anni che
rientrano in una delle seguenti categorie:
a) Situazioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione definite dal Piano nazionale Giovani,
donne e lavoro 2021-2027.
b) Inoccupati, inattivi e disoccupati.
c) Disoccupati che partecipano al programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) che intendono avviare attività di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale, incluse quelle che richiedono l’iscrizione ad ordini professionali, nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca, acquacoltura, turismo, commercio e attività libero professionali​.

Le attività possono essere avviate individualmente, con partita IVA per imprese individuali o professioni
libere, oppure collettivamente tramite società di persone, a responsabilità limitata, cooperative o tra
professionisti.

LE AGEVOLAZIONI PREVISTE DA “RESTO AL SUD 2.0”
Le agevolazioni concesse dalla misura “RESTO AL SUD 2.0” sono finalizzate a facilitare la creazione di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno, inclusi i territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Questo incentivo offre ai giovani aspiranti imprenditori e professionisti un significativo sostegno finanziario sotto forma di voucher per l’acquisto di beni e servizi oppure contributi a fondo perduto:
a) Un voucher di avvio a fondo perduto (non soggetto a rimborso) fino a 40.000 euro (o 50.000 euro per
beni e servizi innovativi) per l’acquisto di beni, strumenti e servizi necessari per avviare le attività.
b) Un contributo a fondo perduto fino al 75% dell’investimento previsto per programmi di spesa fino a
120.000 euro.
c) Un contributo a fondo perduto fino al 70% per programmi di spesa di importo compreso tra 120.000 e
200.000 euro.
Se le iniziative sono destinate ai disoccupati iscritti al programma GOL e beneficiari di Naspi, questi possono cumulare i benefici con la Naspi solo se richiesta in unica soluzione per utilizzarla come capitale d’avvio. Le iniziative dirette ai beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro sono compatibili con l’indennità percepita.
La dotazione finanziaria della misura “RESTO AL SUD 2.0” è fissata a 49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni di euro per il 2025.

COME ACCEDERE A “RESTO AL SUD 2.0”
Le specifiche modalità di accesso alla misura saranno stabilite attraverso un apposito decreto attuativo, che al momento non è stato ancora pubblicato, ma si ritiene che la misura “RESTO AL SUD 2.0” dovrebbe essere pienamente operativa entro la fine del 2024.
Successivamente alla pubblicazione del decreto attuativo, gli aspiranti beneficiari potranno presentare le
loro domande secondo le modalità previste dallo stesso.
Il processo di valutazione sarà gestito da Invitalia, e prevederà un attento esame della domanda dal punto di vista sia progettuale che documentale.
Sono proprio gli errori nella predisposizione della domanda e nella preparazione della documentazione
necessaria che precludono l’accesso ai fondi agevolati a 7 aziende su 10. Il consiglio, quindi, è di affidarsi ad un professionista esperto in finanza agevolata che possa darti un valido supporto e seguirti in tutte le fasi dell’iter previsto.
Per maggiori informazioni, contattami per prenotare una consulenza specifica con un professionista
esperto in finanza agevolata che assiste quotidianamente le aziende che vogliono accedere a bandi e
agevolazioni come RESTO AL SUD 2.0.

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fonte immagine: prfesr2127.regione.campania.it

FINALMENTE IN PARTENZA IL NUOVO “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA CAMPANIA – FRC II EDIZIONE”

Come avevo ampiamente preannunciato nei mesi scorsi, è stato pubblicato sul BURC del 29/07/2024 il
bando relativo alla seconda edizione dell’incentivo “Fondo Regionale per la Crescita Campania – FRC II
Edizione
” destinato all’acquisto di attrezzature e macchinari e rivolto alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti della Regione Campania in attività da almeno 12 mesi.
Sono state quindi confermate le anticipazioni che indicavano l’apertura entro la fine dell’anno del nuovo
bando “Fondo Regionale per la Crescita”, dopo l’esperienza più che positiva del primo bando che ha
destinato risorse per oltre 273 milioni di euro a 2282 imprese e 490 professionisti della Regione Campania per migliorare il posizionamento sul mercato attraverso la ristrutturazione, la razionalizzazione e l’ammodernamento degli impianti e dei processi produttivi.

I NUMERI DEL NUOVO BANDO
Le domande di partecipazione al “Fondo Regionale per la Crescita Campania – FRC II Edizione” possono
essere presentate a partire dal 18 settembre 2024 e fino al 18 ottobre 2024. Gli investimenti proposti
devono prevedere un programma di spesa compreso tra un importo minimo di 30.000,00 Euro e un
importo massimo 150.000,00 Euro.
Il contributo concesso copre il 100% del programma di spesa ammissibile ed è ripartito come segue:
50% delle spese ammissibili, a titolo di contributo a fondo perduto;
50% delle spese ammissibili, a titolo di finanziamento a tasso zero.
Le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania sono pari ad euro 93.460.000,00 a valere su Fondi PR FESR Campania 2021-2027. La Regione Campania si riserva la possibilità di incrementare la suddetta dotazione finanziaria qualora si rendano disponibili ulteriori risorse a seguito di provvedimenti di
disimpegno o di riprogrammazione, come già avvenuto in occasione della prima edizione.
 
I NUMERI DELLA PRIMA EDIZIONE
La prima edizione del Fondo regionale Crescita Campania (marzo 2022) ha riscosso un notevole successo ed
ha concesso agevolazioni a copertura del 100% dei programmi di spesa ammissibili, ripartite in 50% a titolo di contributo a fondo perduto e 50% a titolo di finanziamento a tasso zero, sostenendo interventi nei seguenti ambiti:
·         Digitalizzazione e Industria 4.0;
·         Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale;
·         Nuovi modelli organizzativi, finanziando investimenti finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni
gestionali, di impianti e attrezzature volti a aumentare la produttività e la performance economica
L’analisi dei numeri della misura conferma l’importanza che questa ha avuto nell’aiutare il processo di
modernizzazione delle micro e piccole imprese, nonché dei liberi professionisti della Regione Campania.


NUMERO DI CONCESSIONI COMPLESSIVE           
Tipologia delle imprese beneficiarie del contributo e importi erogati:
 

La ripartizione territoriale delle aziende e dei professionisti beneficiari:

Anche l’analisi della scelta della tipologia degli interventi finanziati evidenzia come le imprese ed i
professionisti della Regione Campania abbiano utilizzato la misura principalmente per digitalizzare, anche
secondo i paradigmi dell’industria 4.0, i propri processi produttivi.

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Apri il Tuo Centro Estetico con RESTO AL SUD

Sogni di aprire il tuo centro estetico nel meraviglioso contesto del Sud Italia? Grazie alle agevolazioni offerte dal programma RESTO AL SUD, il tuo sogno può diventare realtà. Questo programma è una straordinaria opportunità per gli imprenditori del settore beauty che desiderano avviare o espandere la propria attività nelle regioni meridionali d’Italia.

Quali sono i Vantaggi di RESTO AL SUD?

RESTO AL SUD è progettato per sostenere lo sviluppo economico e l’impresa nel Mezzogiorno. Se il tuo obiettivo è aprire un centro estetico, ecco come questo programma può aiutarti:

  • Contributo Finanziario: Puoi ottenere fino a 200.000 € di contributo, di cui 100.000 € a fondo perduto. Questo significa che una significativa parte del finanziamento non dovrà essere restituita, alleggerendo così il peso finanziario sull’impresa.
  • Attrezzature e Arredi: Questi fondi possono essere investiti nell’acquisto di attrezzature all’avanguardia per i trattamenti estetici, nonché negli arredi necessari per creare un ambiente moderno ed accogliente per i tuoi clienti.
  • Ristrutturazione del Locale: Una quota del contributo può essere destinata alla ristrutturazione del tuo centro estetico. Questo include l’adeguamento degli impianti elettrici ed idrici, la revisione del sistema di climatizzazione, la ristrutturazione dei bagni, e l’installazione di nuove porte e infissi.
  • Spese Correnti: RESTO AL SUD supporta anche la gestione delle spese quotidiane. Parte del contributo può essere utilizzata per coprire costi come affitti, utenze, acquisto di materie prime e materiale di consumo.

Come Accedere ai Benefici di RESTO AL SUD?

Se sei interessato a sfruttare questa opportunità, ecco alcuni passi da seguire:

  1. Verifica dei Requisiti: Assicurati di soddisfare i criteri di ammissibilità del programma. RESTO AL SUD è rivolto a imprenditori under 46 nelle regioni del Sud Italia.
  2. Pianificazione dell’Investimento: Definisci il tuo progetto di investimento, includendo una dettagliata stima dei costi e un piano aziendale solido che dimostri la fattibilità del tuo centro estetico.
  3. Presentazione della Domanda: Compila e presenta la tua domanda per accedere ai fondi, seguendo attentamente le indicazioni fornite dal programma RESTO AL SUD.

Investire nel settore dell’estetica nel Sud Italia non è mai stato così vantaggioso. Con RESTO AL SUD, hai l’opportunità di realizzare il tuo sogno imprenditoriale, beneficiando di sostegni economici significativi. Se hai la passione per l’estetica e il desiderio di avviare la tua attività, non lasciarti sfuggire questa occasione. Contattaci per scoprire come poter accedere ai benefici di RESTO AL SUD e dare il via al tuo progetto di centro estetico.

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Guida agli Incentivi Fiscali nelle ZES del Sud Italia:

Massimizza i tuoi investimenti nelle Zone Economiche Speciali con il nuovo credito d’imposta

La legge di Bilancio ha stanziato 1,8 miliardi di euro per il 2024 per le imprese che acquistano o noleggiano beni strumentali per strutture produttive situate nella “Zona Economica Speciale” (ZES) Unica. Quest’area comprende le regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Molise, Basilicata, Sardegna e Abruzzo. 

Cosa Devi Sapere sul Credito d’Imposta ZES Unica

Possono beneficiare del Credito d’imposta in questione le imprese di qualsiasi dimensione che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni rientranti nella ZES, ad esclusione dei quelle operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, delle fibre sintetiche, della costruzione navale, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché dei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Sono escluse da questa agevolazione anche le imprese che risultano essere in difficoltà così come definite dall’art. 2 punto 18, regolamento (UE) n. 651/2014.

Per le imprese operanti nel settore agricolo il credito d’imposta potrà essere invocato nei limiti ed alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico. 

Il credito d’imposta finanzia progetti realizzati a partire dal 01/01/24 e fino al 15/11/24 riguardanti:

▪ la creazione di un nuovo stabilimento;

▪ l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;

▪ la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;

▪ il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Le spese ammissibili riguardano:

1) l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio Zes;

2) acquisto di terreni, l’acquisizione, la realizzazione ovvero l’ampliamento di immobili strumentali. In questo caso, il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Ciascun progetto di investimento deve avere un importo compreso tra 200.000 euro ed 100.000.000 di euro. Il credito è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o degli investimenti immobiliari realizzati e varia a seconda della Regione e delle dimensioni dell’impresa, secondo la tabella sotto riportata.

RegioniPiccole impreseMedie impreseGrandi imprese
Campania60%50%40%
Basilicata50%40%30%
Puglia60%50%40%
Calabria60%50%40%
Sicilia60%50%40%
Sardegna50%40%30%
Molise50%40%30%
Abruzzo35%25%15%

Le imprese beneficiarie dovranno mantenere l’attività nella ZES per almeno 7 anni dal completamento dell’investimento. L’agevolazione è attualmente in stand-by nell’attesa che venga pubblicato il decreto attuativo.

L’introduzione del credito d’imposta ZES Unica rappresenta un’opportunità imperdibile per le imprese che puntano a espandere e innovare le proprie attività nel Sud Italia. Mantieniti informato sull’evoluzione di questa iniziativa per sfruttare al meglio i vantaggi offerti.

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L’importanza della consulenza per accedere ai finanziamenti a fondo perduto e dare un’impulso alla tua azienda

Affidarsi a professionisti specializzati in finanziamenti a fondo perduto è un passo cruciale per aziende e start-up che mirano a navigare con successo nel complesso panorama dei sussidi finanziari. Questi esperti sono indispensabili per massimizzare le opportunità e trasformare i fondi disponibili in veri e propri catalizzatori di crescita.

Un consulente qualificato in finanziamenti a fondo perduto potrà assistere un’impresa nel:

  • Selezionare i programmi di finanziamento che meglio rispondono alle necessità aziendali.
  • Redigere e organizzare tutta la documentazione richiesta.
  • Elaborare un Business Plan coerente ed efficace.
  • Supervisionare l’andamento del progetto una volta ottenuto il finanziamento.
  • Navigare con destrezza nel percorso burocratico, dalla richiesta fino alla fase di rendicontazione.

Inoltre, avendo una visione aggiornata e dettagliata delle call e dei bandi, i consulenti sono in grado di offrire un supporto continuativo, assicurando che le imprese siano sempre in linea con gli obblighi, i tempi e le condizioni previste dai vari programmi di finanziamento.

In pratica, affidarsi a un esperto nel settore può fare la differenza tra un progetto che ottiene finanziamenti e uno che si perde nelle maglie della burocrazia. L’expertise di questi professionisti amplifica le opportunità di crescita e consolidamento per ogni tipo di impresa o start-up.

I finanziamenti a fondo perduto rappresentano una leva fondamentale per molte aziende, soprattutto in periodi di incertezza economica o difficoltà legate a situazioni impreviste, come la pandemia. Per trarne il massimo beneficio, è essenziale essere ben preparati e informati.

Se hai domande, desideri approfondire o condividere la tua esperienza, siamo a tua disposizione per guidarti nel mondo dei finanziamenti. Il momento giusto per investire nel futuro della tua impresa è ora. Non esitare!

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Resto al Sud: L’Opportunità di Crescita per il Mezzogiorno

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato “Resto al Sud”, un’importante iniziativa volta a rinvigorire il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno italiano. Il programma si pone come una chance preziosa per gli imprenditori meridionali, offrendo non solo risorse finanziarie, ma anche supporto e consulenza specializzata per concretizzare idee innovative.

Destinatari del Programma “Resto al Sud” è pensato per imprenditori giovani, fino ai 56 anni, desiderosi di avviare nuove iniziative o potenziare quelle già in corso nel Mezzogiorno. L’obiettivo principale è incentivare la creazione di imprese innovative e sostenibili, con un occhio di riguardo verso la creazione di posti di lavoro e la ritenzione di talenti nel sud.

Le risorse messe a disposizione comprendono contributi a fondo perduto, vantaggi fiscali e supporto tecnico. I settori chiave interessati spaziano dal turismo e artigianato fino alle energie rinnovabili e all’industria culturale.

Come Accedere ai Vantaggi? La chiave per beneficiare degli incentivi di “Resto al Sud” è presentare un progetto solido e avveniristico. È fondamentale che il progetto rispecchi innovazione e sostenibilità, oltre a puntare su una generazione di nuovi posti di lavoro. La domanda, che deve essere chiara e completa, seguirà le linee guida stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Valore della Consulenza Il percorso per beneficiare di “Resto al Sud” può apparire intricato, specialmente per chi non è abituato ai meandri della burocrazia e alla gestione dei finanziamenti. Ecco perché la consulenza specializzata diventa un asset fondamentale. Non solo aiuta nella redazione di una domanda impeccabile, ma offre anche guida nella pianificazione finanziaria e nelle pratiche burocratiche.

In sintesi, ricorrere a una consulenza specializzata per “Resto al Sud” significa armarsi di una visione strategica, godendo di un monitoraggio costante del progetto, assicurandosi di rimanere in linea con gli obiettivi e aumentando significativamente le chance di successo.

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Panoramica sui Bandi in Italia 2023

Nel 2023, l’Italia offre un’ampia gamma di finanziamenti agevolati per le imprese, con particolare attenzione all’imprenditoria femminile e giovanile, alle iniziative rivolte al Mezzogiorno e ai progetti incentrati sulla transizione verde e digitale. Di seguito, forniamo una panoramica dettagliata su questi finanziamenti, su chi può beneficiarne e su come accedervi.

Cosa sono i finanziamenti agevolati? I finanziamenti agevolati offrono condizioni vantaggiose rispetto al normale mercato creditizio, come tassi d’interesse ridotti, condizioni favorevoli di garanzia o sospensione delle rate. Questi fondi sono pensati per sostenere sia individui che intendono intraprendere un’attività imprenditoriale sia aziende esistenti. Molte volte, sono combinati con altri incentivi, come crediti d’imposta o contributi a fondo perduto.

Focus sui finanziamenti disponibili nel 2023:

  1. Nuovo SELFIEmployment: Questo programma offre prestiti senza interessi e garanzie per sostenere iniziative imprenditoriali avviate da NEET, donne inattive e disoccupati di lunga durata. È gestito da Invitalia e i fondi sono disponibili fino ad esaurimento.
  2. ON Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero: Questo bando combina contributi a fondo perduto con finanziamenti a tasso zero, sostenendo micro e piccole imprese guidate principalmente da giovani o donne. È rivolto a chi desidera avviare, diversificare o trasformare un’attività. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito di Invitalia.
  3. Resto al Sud: Questo incentivo è dedicato a stimolare nuove attività imprenditoriali nelle regioni meridionali e nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia. Comprende sia finanziamenti bancari a tasso agevolato sia contributi a fondo perduto, gestiti tramite Invitalia.
  4. Finanziamenti Agevolati PMI Sud: A partire dal 18 ottobre 2023, le PMI delle regioni meridionali possono richiedere fondi per progetti “Investimenti sostenibili 4.0”, con particolare enfasi sugli investimenti green. Questa misura, spesso denominata “bonus PMI Mezzogiorno”, copre fino al 75% delle spese ammissibili. Dettagli aggiuntivi sono disponibili sul sito del MIMIT.

Con la miriade di opportunità disponibili, le imprese in Italia possono beneficiare di sostegno finanziario significativo nel 2023. La chiave è comprendere le specifiche di ciascun bando e presentare domande accurate e tempestive. E, quando in dubbio, rivolgersi a professionisti del settore per una consulenza può fare la differenza nel garantire l’accesso ai fondi desiderati.

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Perché considerare i finanziamenti a fondo perduto nel 2023?

Ogni impresa, specialmente le start-up, potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di cercare un finanziamento a fondo perduto. Ecco alcuni motivi:

  1. Crescita degli investimenti: Una fonte essenziale per ampliare la propria attività, che si tratti di nuove macchine, attrezzature o proprietà.
  2. Innovazione e Ricerca: Le aziende innovative e le start-up hanno bisogno di risorse per la R&S.
  3. Espansione Globale: Le risorse possono servire per esplorare mercati internazionali attraverso fiere e iniziative commerciali.
  4. Formazione e Competenza: Questi fondi sono utili per investire nella formazione del personale, rinnovando e aggiornando le competenze.
  5. Competitività: Essere competitivi nel mercato richiede risorse, e i finanziamenti a fondo perduto possono fare la differenza.

Come accedere a tali finanziamenti?
Accedere a questi fondi richiede pianificazione:

  • Studia il bando: Conosci i dettagli, assicurati di soddisfare i criteri.
  • Business plan robusto: La tua strategia aziendale deve essere convincente.
  • Rendicontazione: Gli organi di finanziamento vogliono chiarezza su come verranno utilizzati i fondi.
  • Documentazione completa: Una richiesta dettagliata, con tutti i documenti richiesti, è essenziale.
  • Consulenza esperta: Valuta di avvalerti di esperti nel settore per compilare correttamente la tua richiesta.
  • Persistenza: La procedura può richiedere tempo. Sii pronto a fare le correzioni necessarie.

Focus sul Bando “Resto al Sud 2023”
Uno dei programmi chiave del 2023 per le imprese è “Resto al Sud”. Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, è rivolto alle imprese e ai giovani professionisti del Sud e del Centro Italia. L’obiettivo è chiaro: incentivare lo sviluppo economico di queste regioni e trattenere i talenti locali. Le agevolazioni includono finanziamenti a fondo perduto, opzioni di finanziamento agevolate e incentivi fiscali.

Smart&Start Italia 2023 Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, questo bando mira a incoraggiare le startup innovative offrendo finanziamenti a fondo perduto fino al 70% delle spese, con un tetto massimo di 1.5 milioni di euro per progetto.

Cultura Crea 2023 Un’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, si propone di sostenere progetti nel mondo della cultura e dell’arte. Gli aspiranti beneficiari possono ottenere finanziamenti a fondo perduto per l’intero importo delle spese ammissibili, fino a 200.000 euro.

Cultura Crea Plus 2023 Un’estensione del bando precedente, con l’obiettivo di fornire risorse aggiuntive e maggiore supporto ai progetti culturali. Offre copertura totale delle spese fino a 200.000 euro.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2023 Guidato da Invitalia, questo bando punta a spronare nuove imprese offrendo finanziamenti al 0% di interesse. Le imprese selezionate possono ricevere finanziamenti fino al 70% delle spese ammissibili, con un limite di 2 milioni di euro per progetto.

Fondo Impresa Donna 2023 Un fondo di investimento specificamente dedicato alle imprese guidate da donne, puntando a incentivare la partecipazione femminile nel mondo imprenditoriale.

Fondo PMI Creative 2023 Un programma focalizzato sulle PMI nel settore creativo e culturale, con un’attenzione particolare all’innovazione e digitalizzazione. Offre sia contributi a fondo perduto per investimenti che finanziamenti agevolati per formazione e acquisti tecnologici.

Contratto di Sviluppo 2023 Lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico e amministrato da Invitalia, questo bando si propone di aiutare le PMI a portare avanti progetti di investimento e sviluppo aziendale, mettendo l’accento su innovazione, digitalizzazione e competitività.

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Simest internazionalizzazione 2023

Chi può beneficiare di questi finanziamenti?

Le imprese interessate devono:

  • Avere la sede legale in Italia.
  • Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese.
  • Non essere in situazione di difficoltà.
  • Aver presentato almeno due bilanci o dichiarazioni dei redditi per due esercizi completi, salvo alcune eccezioni.

Le 6 linee di finanziamento previste sono le seguenti:

  1. Inserimento mercati: Programmi di investimento per una presenza stabile nei mercati di riferimento.
  2. Transizione digitale o ecologica: Investimenti per l’innovazione digitale o per la sostenibilità ambientale.
  3. Fiere ed eventi: Incentivi per partecipare a eventi internazionali, come fiere e mostre.
  4. E-commerce: Sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri.
  5. Certificazioni e consulenze: Progetti di internazionalizzazione che includono consulenze e ottenimento di certificazioni.
  6. Temporary Manager: Inserimento di manager temporanei con esperienza in export, innovazione e transizione digitale o ecologica.

Per ciascuna di queste linee, ci sono diverse spese ammissibili. Ad esempio, nell’ambito del commercio elettronico, le spese ammissibili includono la creazione e sviluppo di piattaforme e-commerce, investimenti in sicurezza, contenuti, analisi dei dati, consulenza, promozione e formazione del personale. Per le certificazioni, sono coperte le spese per consulenze, formazione, certificazioni di prodotto e sostenibilità, e altre spese legate all’internazionalizzazione.

In cosa consiste l’agevolazione? L’articolo non fornisce una descrizione completa di come funziona l’agevolazione. Tuttavia, ci si può aspettare che l’agevolazione consista in un finanziamento agevolato o in una sovvenzione per coprire una percentuale delle spese ammissibili sostenute dalle imprese.

In conclusione, “Simest internazionalizzazione 2023” rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane che cercano di espandersi a livello internazionale, fornendo sostegno finanziario e consulenza in aree chiave come l’innovazione, la presenza di mercato, il commercio elettronico e la sostenibilità.

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Credito d’Imposta ZES 2024

A seguito del DL n.142/2023, il Credito d’Imposta ZES viene esteso per l’anno 2024, focalizzandosi sulla Zona Economica Speciale Unica. Quest’ultima include regioni quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, offrendo condizioni favorevoli per le imprese già operative e quelle in fase di insediamento.

Vantaggi principali:

  • L’attuale Credito d’Imposta ZES, previsto fino al 31/12/2023, si estenderà alle zone del Mezzogiorno conformemente all’art 107 del TFUE.
  • Investimenti qualificabili comprendono acquisti di macchinari, terreni, immobili (con una condizione che il valore dei terreni e immobili non superi il 50% dell’investimento totale).
  • L’agevolazione riguarda progetti di investimento iniziale con un valore minimo di 200.000 euro.
  • Il credito è basato sui costi totali degli asset acquisiti o costruiti tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, con un limite di 100 milioni di euro per progetto.
  • L’ammontare del credito rientra nei limiti stabiliti dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Con queste misure, il governo mira a incentivare e promuovere gli investimenti nelle regioni menzionate, potenziando così lo sviluppo economico del Mezzogiorno.

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